Passa ai contenuti principali

Se muori è lo stesso”: promossi i bulli che chiamavano ‘Ebola’ la compagna di classe

da La Repubblica del 2 agosto 2023

I tre studenti in provincia di Latina non dovranno svolgere neanche i lavori socialmente utili: le loro famiglie si sono opposte

"Devi morire". E ancora: "Se muori non se ne accorge nessuno". Bullizzata a 13 anni, per un anno, fino a stare male. Dal 7 febbraio del 2023, poi, l'attacco alla compagna fa un salto di qualità con frasi denigratorie e persecutorie da parte di uno studente. "Se non hai amici, fatti una domanda", si legge in uno dei messaggi. Fino a quando la ragazzina lo blocca. Da quel momento tutti iniziano a chiamarla "Ebola".

Nonostante ciò i tre bulli di una classe di terza media in provincia Latina sono stati promossi a fine anno, alcuni anche a pieni voti (tranne il 6 in condotta), e non andranno a svolgere lavori socialmente utili: le famiglie dei ragazzi hanno infatti rifiutato il percorso di “giustizia riparativa”.
Del fatto si era parlato a lungo. Angosciata da quello che stava accadendo alla figlia, lo scorso dicembre la madre della tredicenne aveva cercato un contatto prima con gli insegnanti e poi con i genitori degli altri ragazzi. Poi aveva sporto denuncia.

Gli studenti si erano giustificati dicendo che per loro si trattava di “un gioco” ma avevano anche creato un gruppo WhatsApp per deridere e vessare la propria compagna.
La ragazzina era crollata, ha avuto disagi psicologici, ha cominciato a isolarsi, arrivare dopo a scuola per evitare di incontrare i tre e avere problemi in classe.
Dopo la denuncia della madre la polizia postale aveva indagato i tre minori ipotizzando i reati di istigazione al suicidio e stalking, e la Garante per l'infanzia del Lazio, Monica Sansoni, aveva tenuto alcuni incontri a scuola, a cui avevano preso parte tanto la vittima quanto i bulli.
Tutte iniziative che, per la Procura, avevano funzionato tanto che gli inquirenti avevano chiesto al gip di archiviare l'inchiesta evidenziando che, "grazie alla denuncia sporta e all'attivazione di opportuni interventi nell'ambito scolastico, le condotte denunciate dalla persona offesa appaiono allo stato cessate e gli indagati mostrano di aver compreso gli sbagli commessi".
Ma la Procura aveva lo stesso disposto un processo di giustizia riparativa, in cui fondamentale sarebbe stato il ruolo delle famiglie. Le stesse che ora non vogliono che i figli le seguano. Le stesse che non pensano neanche a chiedere scusa.

Post popolari in questo blog

7 Dieci cose che tutti i genitori possono fare per contribuire a eliminare il bullismo

7. Stabilire in famiglia le regole sul bullismo I tuoi figli hanno bisogno di sentirti dire in modo esplicito che non è normale o tollerabile per loro di essere bulli, o vittime di bullismo, o di stare fermi a guardare gli altri bambini che sono vittime di bullismo. Accertati che sappiano che se sono vittime di bullismo fisico, verbale, singolo o di gruppo (a scuola, da parenti, nel quartiere, o online) è importante che lo raccontino per avere aiuto. Hanno anche bisogno di sapere cosa è il bullismo (molti bambini non sanno che stanno compiendo atti di bullismo su altri) e che tale comportamento è dannoso per tutti e non è accettabile. Potete aiutare i vostri bambini a trovare altri modi per esercitare il loro potere personale o la loro leadership a scuola; lavorate con loro, con i loro insegnanti e gli altri genitori per attuare un piano di prevenzione e di educazione alla gentilezza a scuola  

Bullismo Errori di tipo psicologico da parte dei genitori

Ecco altri tre possibili errori di tipo psicologico che i genitori di un bambino bullo potrebbero commettere: Non insegnare l'empatia: I genitori possono non aver insegnato al proprio figlio l'importanza dell'empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere le loro emozioni. Questo può portare il bambino a non comprendere l'impatto delle sue azioni sugli altri e a non sentirsi in colpa per il suo comportamento di bullismo. Non fornire limiti chiari: I genitori possono non fornire al proprio figlio limiti chiari riguardo al comportamento accettabile. Ciò può portare il bambino a sentirsi libero di agire come vuole, anche se questo comporta il bullismo. Inoltre, i genitori possono non imporre conseguenze adeguate per il comportamento di bullismo, il che può far sentire al bambino che il suo comportamento è tollerato. Non identificare il problema: I genitori possono non riuscire a identificare il problema di bullismo del proprio figlio, magari perc...

Bullismo a scuola. Tre modi per sviluppare empatia, gestione dei conflitti e comunicazione rispettosa.

Ecco tre modalità didattiche che possono essere organizzate a scuola per sviluppare abilità sociali come l'empatia, la gestione dei conflitti e la comunicazione rispettosa: Role-playing e drammatizzazioni: Organizzare sessioni di role-playing e drammatizzazioni in classe può aiutare i bambini a mettersi nei panni degli altri e sviluppare l'empatia. Possono essere proposti scenari che coinvolgono situazioni di conflitto o di interazione sociale complessa, in cui i bambini devono trovare soluzioni rispettose e comprensive. Questo esercizio offre loro l'opportunità di sperimentare e praticare comportamenti appropriati. Discussioni e dibattiti guidati: Organizzare discussioni e dibattiti guidati in classe può promuovere la consapevolezza e la comprensione di tematiche come l'empatia, la gestione dei conflitti e la comunicazione rispettosa. Gli insegnanti possono proporre argomenti stimolanti, come la diversità, il rispetto delle differenze o l'importanza della gentile...