Passa ai contenuti principali

Bullismo a scuola. Tre modi per sviluppare empatia, gestione dei conflitti e comunicazione rispettosa.

Ecco tre modalità didattiche che possono essere organizzate a scuola per sviluppare abilità sociali come l'empatia, la gestione dei conflitti e la comunicazione rispettosa:

  • Role-playing e drammatizzazioni: Organizzare sessioni di role-playing e drammatizzazioni in classe può aiutare i bambini a mettersi nei panni degli altri e sviluppare l'empatia. Possono essere proposti scenari che coinvolgono situazioni di conflitto o di interazione sociale complessa, in cui i bambini devono trovare soluzioni rispettose e comprensive. Questo esercizio offre loro l'opportunità di sperimentare e praticare comportamenti appropriati.


  • Discussioni e dibattiti guidati: Organizzare discussioni e dibattiti guidati in classe può promuovere la consapevolezza e la comprensione di tematiche come l'empatia, la gestione dei conflitti e la comunicazione rispettosa. Gli insegnanti possono proporre argomenti stimolanti, come la diversità, il rispetto delle differenze o l'importanza della gentilezza, e incoraggiare i bambini a esprimere le proprie opinioni e a ascoltare gli altri con attenzione. Questa modalità favorisce il pensiero critico e la capacità di comunicare in modo rispettoso.
  • Attività di collaborazione e progetti di servizio: Promuovere attività di collaborazione e progetti di servizio può aiutare i bambini a lavorare insieme per un obiettivo comune e a sviluppare abilità sociali. Ad esempio, possono essere organizzate attività di volontariato nella comunità locale o progetti scolastici in cui i bambini devono lavorare in gruppo, risolvere problemi e prendere decisioni condivise. Queste esperienze favoriscono lo sviluppo dell'empatia, della gestione dei conflitti e della comunicazione rispettosa.


Post popolari in questo blog

Se muori è lo stesso”: promossi i bulli che chiamavano ‘Ebola’ la compagna di classe

da La Repubblica del 2 agosto 2023 I tre studenti in provincia di Latina non dovranno svolgere neanche i lavori socialmente utili: le loro famiglie si sono opposte "Devi morire". E ancora: "Se muori non se ne accorge nessuno". Bullizzata a 13 anni, per un anno, fino a stare male. Dal 7 febbraio del 2023, poi, l'attacco alla compagna fa un salto di qualità con frasi denigratorie e persecutorie da parte di uno studente. "Se non hai amici, fatti una domanda", si legge in uno dei messaggi. Fino a quando la ragazzina lo blocca. Da quel momento tutti iniziano a chiamarla "Ebola". Nonostante ciò i tre bulli di una classe di terza media in provincia Latina sono stati promossi a fine anno, alcuni anche a pieni voti (tranne il 6 in condotta), e non andranno a svolgere lavori socialmente utili: le famiglie dei ragazzi hanno infatti rifiutato il percorso di “giustizia riparativa”. Del fatto si era parlato a lungo. Angosciata da quello che stava accadendo

Bullismo Errori di tipo psicologico da parte dei genitori

Ecco altri tre possibili errori di tipo psicologico che i genitori di un bambino bullo potrebbero commettere: Non insegnare l'empatia: I genitori possono non aver insegnato al proprio figlio l'importanza dell'empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere le loro emozioni. Questo può portare il bambino a non comprendere l'impatto delle sue azioni sugli altri e a non sentirsi in colpa per il suo comportamento di bullismo. Non fornire limiti chiari: I genitori possono non fornire al proprio figlio limiti chiari riguardo al comportamento accettabile. Ciò può portare il bambino a sentirsi libero di agire come vuole, anche se questo comporta il bullismo. Inoltre, i genitori possono non imporre conseguenze adeguate per il comportamento di bullismo, il che può far sentire al bambino che il suo comportamento è tollerato. Non identificare il problema: I genitori possono non riuscire a identificare il problema di bullismo del proprio figlio, magari perc

Le 20 frasi del bullo. Quello che dice contro i compagni, i genitori e gli insegnanti

Spesso frasi che sembrano innocue a chi le dice sono una ferita per chi le riceve.  Va spiegato con attenzione agli studenti come il linguaggio negativo e i pregiudizi possono ferire gli altri, inclusi gli insegnanti e i genitori. Verso i compagni: "Non sei abbastanza intelligente per capire!" "Sei solo un codardo/a, non hai il coraggio di fare nulla!" "I tuoi genitori sono degli idioti, non ti daranno mai ascolto!" "Sei brutto/a come una scimmia, nessuno ti amerà mai!" "Sei così grasso/a, nessuno vuole stare con te!" "Non sei niente senza di me, nessuno ti vorrà come amico/a!" "I tuoi sogni sono stupidi, non arriverai mai da nessuna parte!" "Smetti di piagnucolare, sei solo un/a bambino/a debole!" "Non capisci mai niente, sei sempre il/la solito/a imbranato/a!" "Non hai nessun amico, nessuno ti vuole accanto!" Contro insegnanti e genitori: "Gli insegnanti non sanno nulla, sono s